
Il marchio non è solo un logo. Non è solo un nome. È identità, riconoscibilità, potenziale commerciale. A tutti gli effetti è un bene aziendale e, come ogni bene strategico, va protetto e valorizzato.
Si è tenuto giovedì 30 ottobre un incontro di alto profilo dedicato ad uno degli asset più sensibili dell’impresa contemporanea: il brand. Organizzato con l'obiettivo di coniugare competenze giuridiche e fiscali, l’evento ha visto come protagonisti due esperti del settore: l’Avv. Clizia Cacciamani, esperta in proprietà industriale e fondatrice dello studio INNOVA&PARTNERS, e il Dott. Francesco Fabbiani, commercialista con sede a Milano.
Il seminario, rivolto a imprenditori, consulenti legali, fiscalisti, professionisti dell’IP (Intellectual Property), ha esplorato le modalità più efficaci per tutelare legalmente un marchio e per estrarne valore economico, tanto in Italia quanto all’estero.
"Registrare un marchio" non è un passaggio burocratico. È una scelta strategica.
Nel corso della prima parte dell’intervento, l’Avv. Cacciamani ha analizzato le ragioni giuridiche e pratiche per cui ogni impresa dovrebbe procedere alla registrazione del proprio segno distintivo. Tra queste:
Si è poi approfondito il concetto di ricerca di anteriorità, attività preventiva che consente di evitare costosi conflitti con marchi preesistenti. Non tutti i segni sono registrabili: sono stati illustrati i requisiti di validità e i limiti, tra cui il divieto di registrare marchi descrittivi (cioè che descrivono genericamente il prodotto o il servizio).
Interessante anche la panoramica sulle tipologie di marchio: da quelli verbali ai figurativi, passando per i sonori, tridimensionali e di colore. In ciascun caso il valore giuridico dipende dalla registrazione effettuata sia a livello nazionale che europeo o internazionale.
Nella seconda parte dell’evento, il Dott. Fabbiani ha guidato i partecipanti attraverso il complesso ma fondamentale mondo della fiscalità dei beni immateriali. Una delle idee chiave: il brand registrato è un bene fiscalmente valorizzabile. Ciò significa che può generare un vantaggio economico sotto forma di ammortamenti, royalties, apporto in natura o accesso a incentivi.
È stato approfondito il regime Patent Box, un’agevolazione fiscale dedicata ai redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali come marchi, brevetti e software. Particolare attenzione è stata posta anche ai contratti di licenza e cessione che richiedono un’attenta pianificazione dal punto di vista del transfer pricing (cioè la determinazione dei prezzi nelle operazioni infragruppo a livello internazionale).
Start-up e PMI innovative sono state protagoniste del focus finale: il brand, infatti, può essere utilizzato come apporto in natura nel capitale sociale, oppure come leva per accedere a bandi pubblici, investimenti di venture capital, fundraising e agevolazioni per investitori.
L’evento si è distinto per l’approccio concreto e multidisciplinare: oltre alla teoria sono stati presentati casi reali, soluzioni operative e strumenti per la pianificazione legale e fiscale dei beni intangibili. L’obiettivo? Consentire a professionisti e imprenditori di prendere decisioni consapevoli, informate e strategiche.
In un mercato sempre più competitivo e globalizzato, eventi come questo offrono non solo formazione ma anche ispirazione.
Data
08/11/2025Categoria
eventi