barbie

New York, anni ’50: mentre era intenta ad osservare sua figlia Barbara che stava giocando con delle bambole di carta, Ruth Handler si rese conto che molto spesso alla piccola piaceva attribuire loro dei ruoli da adulti.

All’epoca la stragrande maggioranza delle bambole in commercio rappresentava invece neonati, perciò la Handler, intuendo con intelligenza che poteva trattarsi di una ottima scelta di mercato, suggerì l’idea di realizzare una linea di bambole dall’aspetto adulto a suo marito Elliot -colui che appena cinque anni prima, nel 1945, in coppia con Harold Matson aveva fondato la casa di giocattoli Mattel-, anche se almeno in un primo momento l’idea non parve entusiasmarlo molto.

Originariamente, infatti, la Mattel si occupava quasi esclusivamente della produzione di cornici per fotografie e solo marginalmente di accessori per case di bambole: quest’ultima attività tuttavia divenne ben presto più redditizia della prima, finché la produzione di giocattoli venne riconosciuta come indiscusso core-business della società.

Rielaborando l’aspetto di una bambola simile a quell’idea che aveva in mente e che veniva già commercializzata in Germania -la Bild Lilli-, la Handler, assistita dall’ingegnere Jack Ryan, creò quindi il primissimo modello di Barbie, a cui venne attribuito il nome della figlia dei due coniugi newyorchesi: Barbara, appunto.

Barbie fece la sua prima apparizione nei negozi di giocattoli americani il 9 marzo 1959, vestita di un costume zebrato e con i capelli raccolti in una lunga coda: fabbricata in Giappone per via dei più contenuti costi di produzione, solo nel suo primo anno di “vita” ne furono vendute oltre 350.000 esemplari.

Mentre Barbie si rivelava uno dei giocattoli più venduti al mondo ed Elliot Handler si era ormai dovuto ampiamente ricredere sulla bontà dell’idea avuta dalla moglie, Mattel ne accresceva il mito attraverso un’intelligente operazione di marketing, ovvero inventando una vera e propria biografia su misura per lei.

Alla bambola venne addirittura assegnato un nome completo -Barbara Millicent Roberts-, oltre ad una famiglia e a degli amici, che avrebbero costituito un nuovo sistema di personaggi accessori da poter vendere a ragazzine e collezionisti.

Barbie è stato anche il primo giocattolo a poter contare su di una strategia di mercato basata su un uso davvero massiccio della pubblicità televisiva, tecnica che è stata successivamente ripresa da tutti i giocattoli a venire.

E’ stato stimato che ad oggi sia stato messo in vendita più di un miliardo di Barbie in oltre centocinquanta nazioni, mentre Mattel ha dichiarato che le vendite tengono l’incredibile ritmo di tre esemplari al secondo.

Clizia Cacciamani

Data

09/09/2021

Categoria

invenzione
Foto ultime news
03/06/2024

Diritti negati: OpenAI e la lezione (amara) del marchio "ChatGPT"

OpenAI, l'azienda dietro il popolare modello di intelligenza artificiale ChatGPT, si è trovata coinvolta in una controversia legale negli Stati UnitiLeggi tutto

Foto ultime news
0000-00-00

L'effetto dei social media sui Diritti di Design: il caso Puma eLeggi tutto

Una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 2024 (causa T-647/22) ha messo in evidenza come la popolarità di celebrità e influencerLeggi tutto

Foto ultime news
0000-00-00

Il dominio .eu: l'identità digitale dell'Europa Unita compie 18 anni

Nel vasto universo di Internet, dove le opportunità digitali trascendono i confini geografici, l'Europa ha saputo creare la propria identità onlineLeggi tutto