registrare un tatuaggio e diritto d autore sui tatuaggi

I tatuaggi, ormai più che mai, sono diventati una forma d'arte e di espressione personale diffusa e apprezzata in tutto il mondo. Solo in Italia, ad esempio, si contano circa 12 milioni di tatuaggi, ornamenti che si ritrovano sia sul corpo di celebrità che su quello di persone comuni. Tuttavia, quando un disegno si evolve da semplice decorazione a opera dell'ingegno, emergono diritti e doveri che coinvolgono tanto il tatuatore quanto il cliente. In questo articolo, cercheremo di analizzare tutti gli aspetti legali legati ai diritti d'autore applicati ai tatuaggi.
 

Che cos'è un tatuaggio dal punto di vista giuridico

Dal punto di vista giuridico, un tatuaggio è considerato un'opera creativa di natura artistica, nata dalla fantasia e dall'abilità del tatuatore che l'ha concepita e realizzata. Non si tratta dunque di una semplice decorazione, bensì di una vera e propria opera d'arte disegnata sulla tela della pelle umana. Come tale, può godere della tutela del diritto d'autore. Questa è una distinzione fondamentale sia per i tatuatori che per le persone tatuate, in quanto evidenzia la differenza tra un'immagine scaricata da internet e tatuata sul corpo, e un tatuaggio originale, concepito e realizzato come opera unica dell'artista.
 

Registrare un tatuaggio e diritti acquisiti

Al fine di garantire al tatuaggio la protezione giuridica prevista dalla Legge, è necessario che l’opera sia originale e nuova, cioè che possegga il cosiddetto carattere creativo. 

Per “originalità” si intende il “risultato di un’attività dell’ingegno umano” non banale: un’elaborazione intellettuale che riveli la personalità dell’autore. 

Per “novità” s’intende l’uso di elementi essenziali e caratterizzanti tali da distinguere l’opera da quelle precedenti. Anche nel settore del tatuaggio bisogna evitare di copiare il lavoro altrui.

La Corte di Cassazione ha sottolineato più volte che, affinché l’opera possa essere tutelata dal diritto d’autore, è sufficiente un apporto creativo.

Conforme ai fondamenti del diritto d'autore, la paternità di un'opera artistica come un tatuaggio si stabilisce nel preciso istante in cui l'opera viene prodotta. Non è necessario procedere con una registrazione formale o un deposito per affermare che i diritti di proprietà intellettuale appartengano a chi ha ideato e realizzato il tatuaggio. Nonostante ciò, è sempre una buona prassi mantenere una traccia affidabile della data di concepimento dell'opera, per assicurare la sua precedenza e autenticità. Uno dei metodi più efficaci potrebbe essere scattare una fotografia del tatuaggio fresco di realizzazione, conservandola con cura e certificando la data della sua creazione.

I diritti che l'autore di un tatuaggio acquisisce sono sia di natura morale che economica. I diritti morali comprendono il diritto di essere riconosciuti come autori e di opporsi a qualsiasi alterazione, mutilazione o modifica dell'opera. D'altra parte, i diritti economici consentono al tatuatore di trarre un beneficio finanziario da ogni forma di sfruttamento dell'opera. Di regola, tali diritti sono assegnati al tatuatore, a prescindere dal fatto che il tatuaggio sia permanentemente impresso sulla pelle del cliente. Il cliente ha il diritto di "portare" l'opera d'arte, ma non di riprodurla o utilizzarla a fini economici.
 

La persona tatuata non è proprietaria del copyright

È fondamentale comprendere che la persona che si fa tatuare un disegno registrato non ne diventa proprietaria dal punto di vista del diritto d'autore. Il corpo umano è un supporto vivente, una tela su cui il tatuatore ha impresso la sua opera d'arte. Tuttavia, i diritti di copyright rimangono di pertinenza del creatore originario, a meno che non vi siano accordi contrattuali che stabiliscano diversamente. Di conseguenza, il soggetto tatuato non può diffondere o sfruttare commercialmente l'immagine del proprio tatuaggio senza il permesso del suo creatore. È necessario ottenere il consenso del tatuatore per riprodurre l'immagine su magliette, tazze, poster o altro.
 

Cessione dei diritti d'autore e precauzioni relative ai tatuaggi

Risulta evidente che un individuo di grande visibilità pubblica, come un atleta di fama mondiale, può trovarsi in una posizione delicata se porta un tatuaggio. Potrebbe infatti essere accusato dal proprio tatuatore di violazione del copyright se quest'ultimo percepisce un uso commerciale non consentito dell'opera artistica.

Per un personaggio pubblico, la soluzione più sicura sarebbe ottenere un permesso preventivo dal tatuatore, ancor prima che questi inizi a maneggiare aghi e inchiostro. Se chi si fa tatuare desidera acquisire i diritti economici sul disegno, sarebbe saggio raggiungere un accordo scritto con l'artista tatuatore per la cessione dei diritti patrimoniali dell'autore, ancor prima dell'inizio del lavoro.

È comune che i tatuatori decidano di realizzare tatuaggi gratuitamente su persone famose, come forma di pubblicità per il loro lavoro, grazie all'esposizione mediatica che ne deriva. Tuttavia, è fondamentale che tale accordo venga formalizzato per prevenire eventuali malintesi o disaccordi futuri. Assicurarsi che le intenzioni di entrambe le parti siano chiaramente definite e documentate offre una sicurezza legale e mantiene un clima di rispetto e comprensione tra l'artista e il cliente.
 

Ritratto di personaggi famosi: serve l'autorizzazione

Un caso particolare riguarda i tatuaggi che raffigurano volti di personaggi famosi, come attori, cantanti, sportivi. In questi casi, oltre al diritto d'autore entra in gioco anche il diritto all'immagine. Quando si tratta di ritratti di personaggi famosi nei tatuaggi è importante essere consapevoli delle possibili ripercussioni legali:  in alcuni casi il tatuatore potrebbe essere costretto a pagare i danni, mentre il cliente potrebbe essere obbligato a rimuovere o alterare il tatuaggio.

Prima di tatuare il volto di un personaggio noto, vivente o deceduto da pochi anni, e di pubblicare le foto del tatuaggio, il tatuatore dovrebbe ottenere il consenso del soggetto stesso o dei suoi eredi legali. In caso contrario si potrebbero rischiare sanzioni.

È importante notare che le cosiddette "eccezioni" previste dal diritto d'autore, come la citazione o l'uso per finalità di cronaca, difficilmente si applicano ai tatuaggi, essendo questi ultimi di natura puramente decorativa e privi di intenti critici o giornalistici. La via più sicura, quindi, è quella di ottenere un'autorizzazione scritta prima di procedere con la realizzazione del tatuaggio.
 

Valorizzare le culture tradizionali senza appropriazione

Un numero significativo di tatuaggi popolari trae ispirazione dalle culture tradizionali di popoli indigeni, come quelli oceanici, americani, africani e maori. Questi disegni, non essendo opere di autori viventi, sono parte del patrimonio storico e artistico dell'umanità.

Incorporare l'arte del tatuaggio di culture tradizionali può essere un modo potente e affascinante di esprimere la propria individualità. Tuttavia, è fondamentale fare ciò in modo rispettoso e consapevole. Ad esempio, prima di tatuarsi un disegno ispirato a una cultura specifica, è utile fare una ricerca approfondita su ciò che quel disegno rappresenta per la cultura in questione. Questo può contribuire a evitare l'appropriazione culturale e garantire che il tatuaggio sia eseguito con rispetto.

Inoltre, se possibile, è sempre una buona pratica dare il giusto credito alla cultura di origine. Ad esempio, se si sceglie di tatuarsi un disegno maori, si potrebbe menzionare la cultura maori come fonte d'ispirazione quando si mostra il tatuaggio ad altri.

Da notare che alcune comunità stanno cercando di proteggere le loro tradizioni di tatuaggio attraverso la legge sui diritti d'autore o altre misure legali. Quindi, prima di procedere con un tatuaggio di ispirazione culturale, è importante verificare se ci sono restrizioni o regolamenti specifici che potrebbero riguardarlo. Ricorda, un tatuaggio può essere un'opportunità per celebrare e onorare la bellezza di una cultura diversa dalla tua: fai in modo che sia un tributo rispettoso, non una forma di appropriazione culturale.

 

N.B.: questo articolo è aggiornato alla data di pubblicazione e non riflette necessariamente lo stato attuale della legge o della normativa in materia.

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